La chiesa di Santa Maria fu costruita alla fine del X secolo, quando cominciò a formarsi il primo nucleo di Ellera, su terreni donati dal Marchese di Savona “Anselmo” al monastero benedettino di San Quintino di Spigno. In queste tenute furono costruite case e due chiesette, San Salvatore e Santa Maria: sorse insomma “Ellera con due chiese”, proprietà dei monaci di S. Quintino, come scritto su un atto di papa Alessandro III del 1179. Della chiesetta di S. Salvatore non rimane alcuna traccia.

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La chiesa di Santa Maria costituisce un momento importante nel passaggio dall'architettura altomedievale a quella romanica e fu utilizzata, alla fine del Cinquecento, come base per il piccolo campanile della più ampia chiesa di Santa Maria Maddalena, che le fu costruita a fianco e in sua sostituzione: a questa sua funzione, però, deve la sua conservazione sino ai giorni nostri.

Nel 1637 gli Elleresi ottennero di realizzare una propria parrocchia e avviarono la costruzione della chiesa di San Bartolomeo. Il complesso oggi è composto dalla chiesa, dall'ex oratorio di San Lorenzo, inaugurato nel 1682, e dalla casa canonica. La parrocchiale è costituita da un'aula sulla quale si aprono tre cappelle per lato, decorate dal pittore Antonio Novaro. Gli affreschi del catino e del lato destro del presbiterio sono opera di Raffaello Resio (1908) mentre la volta a botte lunettata è affrescata da Eso Peluzzi (1927).